Sabato 16 settembre 2023

alle ore 18:00 presso Il Fondaco verrà inaugurata

UGO GILETTA – Una mostra a Il Fondaco

a cura di Silvana Peira

presentazione di Lóránd Hegyi

Per Ugo Giletta

Non è solo l’amicizia e l’affetto che mi legano a Ugo Giletta, ma la stima e la sua continua ricerca poetica artistica, il risultato del suo vissuto nei suoi volti, volti dall’umana imperfezione, sempre uguali, sempre diversi, genuini e belli.
Ugo Giletta è un artista poliedrico, si è cimentato dalla realizzazione di video d’arte, alle installazioni, a piccole sculture in cera, ai suoi straordinari volti, principali protagonisti della sua arte figurativa.
Ho iniziato ad instaurare con lui un dialogo personale e creativo dal lontano 2002, durante la realizzazione della mostra – Nove artisti sulla Via del sale – curata dallo scrittore Nico Orengo. Nel Castello di Saliceto erano esposti per la prima volta “i suoi volti nati dal respiro dell’umidità dei muri”.(catalogo)
La sua prima mostra negli spazi del Fondaco risale al 2007 ma significative sono state due collettive del 2013/2014 – Experieince of Empathy e Approcci al Sostanziale curate da Lòrànd Hegyi. Anche qui ritroviamo i suoi volti, “…le sue figure non ritratti, impersonali, reali e mute, enigmatiche e silenziose suggeriscono qualcosa di arcaico…”

Ho conosciuto Ugo Giletta, non solo come pittore, ma anche nell’ambito della video-arte. Con la disinvoltura di chi conosce bene il linguaggio dell’immagine in movimento, e delle installazioni, ha creato video d’arte, quasi museali, una sorta di archivio di storie condivisibili, dal documento in sé alla documentazione di live-performance dalla docu-intervista. Stargli accanto nella costruzione dei 10 video per gli eventi della “Via del sale” mi ha molto affascinata, ha allargato il mio orizzonte sul lavoro del video d’arte.

Ma è stata lo stile figurativo molto individuale, persistente negli anni, che ha rappresentato la continuità di un viaggio di lavoro tra la galleria e la sua indagine creativa, fatta di segno, di gesto e di materia,( tre punti fondamentali per comprendere un’opera, come scriveva Gillo Dorfles).
Nella mostra “Una mostra a Il Fondaco”, ci sono i volti umani di Ugo, tanti ritratti che rivelano una espressione profonda, silenziosa, in cui ognuno di noi può ritrovare se stesso, sia nelle tele, sia in quelle luminose 7 sculture a cera ricche di atmosfera. Una mostra come direbbe lo storico e critico d’arte Lóránd Hegy “ sono figurazioni semplicemente presenti, nella loro obiettività, senza bisogno di spiegazioni su chi appartengono o da dove vengono”

Nel ricco catalogo della mostra edito da Nino Aragno si trovano molti testi dei critici che hanno indagato il lavoro creativo di Giletta: Roberto Baravalle, Guido Curto, Nico Orengo, Fulvia Giacosa, Lóránd Hegyi, Ida Isoardi, Lea Mattarella, Ivana Mulatero, Francesco Poli, Giovanni Tesio, Francesco Tomatis, Antonio Zimarino.