VALERIO BERRUTI – È più non dimandare – A cura di Davide Longo | dal 06.11.2007 AL 22.12.2007


È più non dimandare è una mostra speciale, con molteplici livelli di lettura e di interazione fra codici espressivi differenti. Cuore della personale è infatti l’interazione tra una video-animazione composta da 500 disegni acquerellati e affrescati, un brano musicale, uno scritto. Proseguendo lungo il cammino della sperimentazione che gli è più congeniale, Berruti si propone di divulgare un’immagine il più possibile completa e rappresentativa della sua idea di poesia. Per questo motivo Berruti, insieme alla curatrice Silvana Peira, ha coinvolto nel progetto altri rappresentanti del panorama artistico-culturale a completamento di un’opera che, per la prima volta nella storia dell’artista, non vuole essere soltanto pittorica. A Davide Longo, vincitore con il suo primo romanzo “Un mattino a Irgalem” del premio Grinzane Cavour 2002, acclamato dalla critica fra i migliori autori italiani degli ultimi anni, è titolare delle parole, mentre la parte musicale è affidata alle sonorità elettroniche di Greta. Il prodotto finale sarà la vera e propria opera d’arte: un flipbook che permetterà letteralmente al pubblico di portare la mostra a casa propria per vedere il filmato, leggere il brano e ascoltarne la colonna sonora.

E più non dimandare fa riferimento alla frase che Virgilio ripete tre volte a Dante, nel quinto canto dell’Inferno della Divina Commedia, a seguito di domande alle quali non può dare risposta. La bimba, protagonista dei disegni e degli acquarelli di Berruti, si muove leggera e innocente nel video della mostra. Di fronte ai piccoli ma seri ostacoli di una quotidianità tutta da sperimentare, si troverà a dover ostinatamente tacere le proprie domande e a scoprire la magia della sorpresa. Nato ad Alba nel 1977, Berruti vive e lavora a Verduno (CN) utilizzando come studio una chiesetta sconsacrata del ‘600 che ha acquistato e ristrutturato nel 1995. Laureato in Critica dell’Arte presso il DAMS di Torino, l’artista fin dalla sue prime esposizioni crea immagini essenziali e assolute che affrontano in maniera scrupolosa e concentrata i temi degli affetti, della quotidianità, della memoria e dei legami familiari. Le sue opere sin dalla metà degli anni novanta sono apparse in numerose importanti collettive, sia in Italia che all’estero, tra cui la Quadriennale di Roma Anteprima, e personali da New York a Francoforte passando per Lugano. Nel 2004 ha ricevuto il premio SEAT per la copertina delle Pagine Bianche e nel 2006 la sua mostra a Palazzo Bricherasio “Se ci fosse la luna” a cura di Guido Curto, è stata lo scenario di presentazione del libro sulle Paralimpiadi Invernali. Recentemente è stato selezionato per una delle residenze più importanti d’Europa, la Dena Foundation for Contemporary Art a Parigi, e ha inaugurato la mostra Micro-narratives – 48th October Salon, presso il Museo di Arte Contemporanea di Belgrado, curata da Lorand Heigij.